Yepes Molina Dirley Janinet, un nome che a molti non dice nulla, dietro al quale, però, si nasconde un grande sogno: quello di partecipare ad una edizione Olimpica.
Londra 2012, questo l’obiettivo di questa minuta ragazzina, nata in Colombia, a Medelljn, 23 anni fa.
Trasferitasi in Costarica in tenera età, per motivi di lavoro dei genitori, fin da piccolina Dirley si era ritrovata con il suo fiorettino in mano, convinta che quella nobile arma l’avrebbe portata lontano: la scherma, il suo sport, che piano piano è diventato il mezzo attraverso il quale arrivare dove molti giovani sportivi vorrebbero: veder sventolare da vicino, molto vicino, la bandiera a cinque cerchi.
Si trova in Italia a seguito di una selezione effettuata dal Comitato Olimpico Sudamericano dei migliori atleti delle varie discipline: in questi giorni, e fino a metà giugno, la potrete veder passeggiare tranquillamente per Chivasso, nelle pause strappate agli allenamenti, che continua a sostenere presso il Club Scherma della nostra città, sotto la guida attenta dalla Maestra Giulia Mazzoli, della quale è anche ospite.
Alla domanda su cosa le piaccia di più del nostro paese, risponde: ”La gente, il suo calore mi ricorda molto quello sudamericano, e poi… la pizza margherita. La prima volta che venni in Italia fu in occasione della mia prima partecipazione ad un Campionato mondiale assoluto, a Torino, nel 2006: fu una grande emozione per me, non ancora diciannovenne, partecipare a quei mondiali, nella patria della scherma internazionale”.
Dopo di allora fu presente ad altre manifestazioni iridate: San Pietroburgo nel 2007, Antalya nel 2009 ed all’ultima edizione parigina dello scorso novembre.
“Ho scelto la scherma -continua- perchè non amo i giochi di squadra: se vinco o perdo, preferisco che sia per colpa o merito mio. Devo dire però che uno dei più bei ricordi sportivi è proprio legato ad una gara a squadre, quando nel 2007 vinsi il bronzo con il mio paese ai campionati americani: fu una vera impresa, visto che quella squadra era composta da me, unica spadista, una sciabolatrice ed una fiorettista”.
Non si stenta a credere alle sue parole se si pensa che tutto il Costarica non conta più di 200 praticanti, fra bambini ed adulti: un movimento comunque in costante crescita, al quale Dirley ha già deciso di volersi dedicare a fine carriera: “Quando smetterò con l’attività agonistica, vorrei insegnare la scherma ai nostri giovani, vorrei diventare Maestra di questo sport che mi ha già fatto vivere grandi emozioni ed altre me ne regalerà”.
Attualmente è 107ª nel ranking mondiale ed il suo prossimo appuntamento importante saranno i Campionati Panamericani che si disputeranno in Nevada dal 2 a 7 luglio.
Ma per la studentessa al 3° anno di Architettura la stagione più importante sarà la prossima, quella che culminerà con i Giochi Olimpici: il passaporto per Londra 2012 passerà obbligatoriamente attraverso un’unica gara, il Campionato preolimpico Panamericano, dove Dirley avrà a disposizione un solo risultato: il primo posto, la vittoria.
Lo sappiamo, a volte i sogni si avverano e noi le auguriamo di risvegliarsi dietro la bandiera del suo paese, insieme ad altre migliaia di atleti, su una pista importante, durante una… altrettanto importante “cerimonia inaugurale”.
Buena suerte, querida!