Domenica 11/12/2011 si è svolta a Verona la prima prova di qualificazione zona nord di scherma in carrozzina. Il Club Scherma Chivasso era presente con Pietro Maria GHIOSSO, atleta e istruttore della società.
Nel girone di qualificazione di spada ha ottenuto tutte vittorie, risultando numero 1 del tabellone di eliminazione dirette e saltando di diritto il primo incontro.
Nel girone finale a 8, Pietro ha battuto per un secco 15 a 5 il milanese Magro e per 15 a 13, Luca Gaslini (Milano) per l’assegnazione del titolo.
Grandissima prova anche nel fioretto, gara in cui galvanizzato dal precedente risultato, conquista il secondo oro.
Forse è il caso di fare un breve riassunto della storia di questo ragazzo che calca le pedane del Club Scherma Chivasso da 25 anni.
Pietro Maria ha subito un grave incidente sulle piste da sci quando aveva tre anni, dal quale è uscito vivo, ma emiplegico. A sei anni la mamma lo ha indirizzato verso la scherma per rieducare la parte lesa.
Nell’ambiente della palestra di Chivasso ha trovato amici sinceri e una giovane allenatrice, Giulia Mazzoli, che pur non avendo mai lavorato con i disabili, ha cominciato a documentarsi per poter fare un lavoro anche atleticamente corretto e proficuo.
Parliamo di anni in cui non esisteva lo sport Paralimpico e tantomeno una cultura di integrazione riguardo i disabili.
Con duro lavoro, non solo dei tecnici, ma anche dei compagni di sala, Pietro è riuscito ad ottenere l’idoneità agonistica per le gare dei normodotati, dove si è sempre distinto anche facendo finali in campo regionale.
Dopo i Campionati del Mondo di scherma tenutisi a Torino nel 2006, il CT della Nazionale di scherma Paralimpica ha ventilato la proposta di far gareggiare Pietro Maria in carrozzina, con buone prospettive.
Si trattava a quel punto di cambiare l’ottica didattica, educativa e psicologica e di far capire a Pietro che la scherma in carrozzina non era da considerarsi una retrocessione rispetto alla scherma che aveva sempre conosciuto.
Sono iniziate così le competizioni da seduto, che lo hanno portato persino in Canada, e che gli hanno consentito di fare esperienze di vita fino ad allora considerate remote.
Pietro ha ottenuto anche il diploma di Istruttore Paralimpico e Animatore Schermistico, lavorando presso il Club Scherma Chivasso con i giovani atleti.
Le gare di questo weekend hanno coronato un impegno che dura da 25 anni in cui si sono alternati momenti anche molto difficili a piccole e grandi conquiste, a dimostrazione che tutto è raggiungibile e tutto è possibile se solo si lavora con costanza e umiltà.