Da circa un anno l’atleta del Club Scherma Chivasso Pietro Maria Ghiosso è entrato nel circuito Paralimpico con lo scopo di guadagnarsi la convocazione in maglia azzurra alle Paralimpiadi di Londra 2012.
Pietro Maria pratica la scherma in piedi da quando aveva 6 anni. Inizialmente la scherma doveva essere parte del suo programma riabilitativo dopo il grave incidente che lo ha reso cerebroleso nel 1982.
La scherma si è rivelata in realtà un’ottima e unica occasione non solo riabilitativa, ma soprattutto un mezzo per una reale integrazione. Infatti Pietro Maria, dopo alcuni anni, ha incominciato a fare gare con atleti normodotati ottenendo lusinghieri risultati.
La maestra Giulia Mazzoli, gli istruttori, i compagni di sala hanno dato il massimo affinché Pietro Maria venisse considerato da tutti un vero atleta e una persona con molteplici qualità.
Questo ha fatto si che venisse notato dal Commissario Tecnico della Nazionale Paraolimpica Fabio Giovannini che, dall’anno scorso, l’ha coinvolto in gare e allenamenti in carrozzina. Tutto questo comporta l’aumento delle spese per trasferte e materiale che né la famiglia, né il Club Scherma Chivasso posso accollarsi.
Pietro Maria non ha un lavoro che gli permetta il sostentamento e, recentemente, gli è stato anche revocato l’assegno di pensione.
Veder svanire il sogno di un’avventura olimpica per un ragazzo che dalla vita non ha avuto molto, sarebbe veramente un grave colpo che rischia di vanificare tutto il lavoro fatto fino a oggi.
Le future trasferte per le gare di Coppa del Mondo, necessarie per la qualificazione Olimpica, si svolgeranno a Vienna e a Montreal. Il fatto di non poter partecipare significa l’automatica esclusione dai Giochi.
Chiediamo pertanto un contributo da parte del Comune di Chivasso per permettergli di sostenere almeno le spese vive.
Questo ha fatto si che venisse notato dal Commissario Tecnico della Nazionale Paraolimpica Fabio Giovannini che, dall’anno scorso, l’ha coinvolto in gare e allenamenti in carrozzina. Tutto questo comporta l’aumento delle spese per trasferte e materiale che né la famiglia, né il Club Scherma Chivasso posso accollarsi.
Pietro Maria non ha un lavoro che gli permetta il sostentamento e, recentemente, gli è stato anche revocato l’assegno di pensione.
Veder svanire il sogno di un’avventura olimpica per un ragazzo che dalla vita non ha avuto molto, sarebbe veramente un grave colpo che rischia di vanificare tutto il lavoro fatto fino a oggi.
Le future trasferte per le gare di Coppa del Mondo, necessarie per la qualificazione Olimpica, si svolgeranno a Vienna e a Montreal. Il fatto di non poter partecipare significa l’automatica esclusione dai Giochi.
Chiediamo pertanto un contributo da parte del Comune di Chivasso per permettergli di sostenere almeno le spese vive.